Siamo tutti migranti

Obiettivi:

  1. Percepire la dimensione migratoria della storia famigliare propria e dei compagni di classe
  2. Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate.
  3. Raccogliere e trascrivere  storie di vita
  4. Comparare i flussi migratori del secolo scorso con quelli attuali
  5. Interrogarsi su ragioni e cause della migrazione
  6.  Formulare ipotesi sul futuro delle migrazioni, anche in chiave personale

Durata: 10 ore

Attività:

1) La geo-localizzazione della mia famiglia nel mondo

Per affrontare il tema con approccio autobiografico, invece che di occuparci di migrazione come se si trattasse di un problema di “altri”, si potrebbe partire con un esercizio di cooperative learning

Su due carte geografiche (una dell’Italia e un planisfero) chiedere di  riportare con piccoli post it: luogo di nascita dei genitori (gialli); luogo di nascita dei nonni (arancio); luoghi in cui vivono famigliari emigrati altrove (verde)

Si può  osservare insieme la “geo localizzazione delle famiglie della nostra classe” che è stata prodotta e chiedere un commento spontaneo: “Cosa notiamo?”

Sarà molto difficile trovare un classe scolastica in Italia che non produca una mappa intercontinentale!

Si potrà sistematizzare il lavoro realizzando anche delle mappe dei flussi migratori della classe, su carte mute o utilizzando sistemi di geo localizzazione digitali.

Si tratta di un’attività che permette una percezione immediata del viaggio, dello spostamento, sia esso volontario o  coatto, che ha sempre accompagnato la storia dell’umanità.

Si propone anche di relativizzare  i recenti flussi migratori in corso in Europa, togliendo loro quel carattere di “eccezionalità” e minaccia che li caratterizzano nell’immaginario dei giovani.

Potranno essere ricercati dati aggiornati a riguardo, sia per per le partenze che per gli arrivi nel proprio paese.

2) Storie di vita

Si potranno raccogliere  storie di vita, con  episodi di discriminazione  e/o  di emancipazione dovute all’emigrazione di persone conosciute direttamente.

Questa attività  consente di impostare un comparazione fra varie forme di migrazione nel secolo passato e in quello attuale: in che cosa sono simili? In che cosa si differenziano?

3) Quando gli emigranti erano gli italiani

Tutti i testi scolastici di storia riportano dati e immagini sulla migrazione italiana di fine Ottocento e della prima metà del secolo scorso, nonché della migrazione interna al territorio italiano degli anni ’50 e ’60..

L’ascolto diretto di testimonianze, la visione di film o la ricerca su internet potranno arricchire la memoria collettiva di questo fenomeno, tuttora in corso e che investe nuovamente la “generazione perduta”  (o come la si voglia definire a cura di capi di governo e studiosi …) dei giovani nativi di vari paesi europei.

4) Come immagino il mio futuro nel mondo?

E’  una domanda che potrebbe guidare una ricerca ed un confronto fra i compagni di classe e, via internet con studenti di altre scuole.

Strumenti:

Si veda ad esempio

http://www.treccani.it/enciclopedia/immigrazione/#1cronologiaepaesidiprovenienza-1

http://migrationsmap.net

Una fonte ricchissima di immagini e di dati sulla migrazione italiana e sul razzismo e xenofobia nei nostri confronti  è il sito Siamo tutti emigranti, tratto dal libro di G.A. Stella, L’orda, RCS Rizzoli, 2002

Anche il sito http://www.ellisisland.org  può fornire informazioni “emozionanti” permettendo di cercare (digitando  nome e cognome) notizie su un parente migrato negli Stati Uniti e passato attraverso la quarantena sull’isola della baia di NewYork

Autore: Piera Gioda

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