Obiettivi di apprendimento
- Conoscere le disuguaglianze economiche che regolano il mercato del cibo
- Conoscere il percorso e l’impatto delle filiere produttive
- Conoscere i concetti di sicurezza e sovranità alimentare
Obiettivi formativi
- Stimolare la capacità critica e di confronto della realtà e creare un proprio pensiero personale
- Prendere coscienza delle interconnessioni locale-globale
- Maturare consapevolezza della propria responsabilità di cittadino e consumatore
Attività
Il cibo ha un grande valore culturale; nel contesto migratorio pratiche e appartenenze legate all’alimentazione assumono forse una rilevanza ancora maggiore. Il cibo, infatti, racchiude ed esprime il legame materiale e simbolico con i paesi di provenienza e al contempo costituisce un terreno di confronto con la società ospite.
Nel quarto incontro, il cibo diventa strumento per conoscere meglio il Paese e la cultura di provenienza di alcuni studenti della classe, nell’ottica di generare un processo di valorizzazione culturale.
PRIMO INCONTRO : IL PRANZO DI BABELLE
Il pranzo di Babelle (allegato 1) è una dinamica che invita i partecipanti a misurarsi con una situazione immaginaria. Siamo nella terra di Babelle, in cui vivono tutti gli abitanti della Terra. Essi sono sempre in disaccordo, tranne in un unico giorno dell’anno in cui tutti gli abitanti uniscono le forze per predisporre un menu comunitario a cui ogni gruppo/continente contribuisce con un piatto (antipasto- primo piatto- secondo piatto- dolce- frutta). Scopo del gioco è preparare il menu con le risorse a disposizione. Si vince solo se ciascun gruppo è riuscito a preparare il proprio piatto e se il menu è completo di tutti i piatti previsti.
Costruiamo il nostro passaporto: Passaporto in Mano!
Si consegna ai bambini una copia del Passaporto per il mondo contenuto nell’allegato 1 e si chiede loro di completarlo disegnando se stessi nello spazio della fotografia e inserendo i propri dati. Ora sono pronti per continuare il viaggio alla scoperta di altri Paesi che inizierà a partire dal prossimo incontro
SECONDO INCONTRO: APRIAMO LE VALIGE DEL MONDO: IL GUATEMALA
Lettura del Fotoracconto “Un giorno con Melita”.
Melita ha 12 anni e vive in un paesino del Guatemala, dove il tasso di denutrizione è allarmante, soprattutto nella fascia dei minori: il 72% dei bambini non mangia a sufficienza. Trascorrendo una giornata assieme a lei, i bambini possono rendersi conto di cosa significhi nutrirsi quotidianamente poco e male, e capiranno l’importanza di poter scegliere cosa mangiare e anche cosa coltivare. Scopriranno inoltre la differenza tra sicurezza e sovranità alimentare: la prima si traduce nell’assicurare a tutte le persone e, in ogni momento, una quantità di cibo sufficiente, sicuro e nutriente, la seconda si traduce anche nell’impegno a garantire a tutti i popoli il diritto ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, e quindi garantisce anche il diritto delle comunità e dei Paesi di definire le proprie politiche agricole e il proprio sistema alimentare e produttivo.
La lettura “Un giorno con Melita” è accompagnata dalla scoperta del Guatemala attraverso oggetti contenuti in una valigia che simbolicamente farà viaggiare i bambini verso il paese lontano di Melita.
TERZO INCONTRO: APRIAMO LE VALIGE DEL MONDO: IL MAROCCO
Introduzione geografica del Marocco attraverso il power point dell’allegato 2 “Ma dov’è il Marocco?”
Lettura del foto racconto “Un giorno con Nora”. Nora ha 10 anni, vive in un piccolo villaggio del Medio Atlante e ci invita ad accompagnarla nelle sue attività quotidiane per conoscere meglio il Marocco e la sua cultura. (Allegato 3)
La lettura “Un giorno con Nora” è accompagnata dalla scoperta del Marocco attraverso oggetti contenuti in una valigia che simbolicamente farà viaggiare i bambini verso il Paese di Nora.
QUARTO INCONTRO: QUALE VALIGIA APRIAMO?
L’incontro si propone di valorizzare la cucina e la cultura degli alunni della classe aprendo nuove valige contenenti oggetti, cibi del Paese o della regione di origine. L’insegnante chiede ai bambini di “confezionare” la loro valigia che sarà condivisa in classe.
Ph. credit Babel (cc) Guillaume DELEBARRE