TEMA Donne e migrazioni DURATA 10 ore ETÀ 12/19 |
DISCIPLINE Italiano, storia, geografia, scienze umane COMPETENZE Comunicazione nella lingua materna Competenze sociali e civiche |
Obiettivi
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conoscere il fenomeno delle migrazioni femminili nel secolo scorso;
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conoscere la componente di genere nei flussi migratori attuali.
Il tema delle migrazioni femminili è attualmente al centro di un diffuso interesse sia a livello di organismi internazionali e di istituzioni nazionali, sia all’interno dei migration studies, dove si è ormai costituito specifico filone di ricerca incentrato sulle donne migranti, le trasformazioni della famiglia transnazionale in seguito alle partenze femminili, le strategie di vita e l’inserimento lavorativo delle donne nei loro Paesi di destinazione.
Da un punto di vista quantitativo, indubbiamente il loro numero è cresciuto negli ultimi decenni in termini assoluti, con maggiore intensità di quello degli uomini: tra il 1960 e il 2005 la percentuale di donne migranti è passata dal 46,7 al 49,6%. Tuttavia i dati del 2012 presentati dall’OIM stanno inducendo a relativizzare il fenomeno della cosiddetta “femminilizzazione” dell’emigrazione, o quanto meno a retrodatarlo nel tempo
La presenza delle donne nei flussi di mobilità internazionale è infatti attestata già in epoca tardo-moderna (XVIII e XIX secolo) quando lo spazio europeo appare solcato da migrazioni di lavoro, soprattutto da Est e da Sud verso le altre destinazioni dell’Europa continentale.
A livello globale si può affermare di essere giunti a una condizione gender balance nella migrazione internazionale, ma le dinamiche risultano molto diverse a seconda dei continenti e delle zone.
Attività
Dall’Italia verso l’America o l’Australia
Il percorso di ricerca storica può partire dalla migrazione delle donne italiane verso l’estero, attraverso documenti cinematografici e documentaristici e ci permette di fare memoria delle donne italiane spose per fotografia ai connazionali emigrati all’estero, soprattutto nelle Americhe o in Australia.
Il film “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata” del regista Luigi Zampa nel 1971 racconta una storia a prima vista divertente, ma ci permette di conoscere il dolore e la solitudine degli emigranti italiani. Se ne possono vedere delle sequenze su YouTube, come questo:
Interessante anche su questo tema il racconto delle spose del Cilento sposate per procura cilentocultura.it/cultura/austral.htm o il sito che ci narra l’emigrazione veneta verso ogni Paese del mondo: venetinelmondo.regione.veneto.it/?page_id=171
Si potrà anche cercare nel sito già citato orda.t tra le foto dedicate a comprendere le condizioni di viaggio dei migranti, ad esempio la foto comparsa su “Oggi” il 23-2-1961, in cui si vede la sosta a Messina del “Sydney”, il transatlantico detto anche “la nave delle spose” perché portava in Australia decine di ragazze italiane che si erano sposate per procura: orda.it/rizzoli/stella/immagini/fotoviaggio.spm
Dal Giappone verso l’America
Nel racconto di J. Otsuka, Venivamo tutte per mare, edito da Bollati Boringhieri, 2012, si racconta il grande esodo dal Giappone verso gli USA, una storia a noi poco conosciuta. Tra il 1880 e il 1924 ben 180.000 giapponesi, di cui quasi il 35% donne, attraversarono l’Oceano Pacifico e si stabilirono negli Stati Uniti d’America, impiegati per lo più in agricoltura. Il libro è la storia corale delle giovani che avevano conosciuto in fotografia i mariti a cui erano destinate, giovani giapponesi arrivate all’inizio del ‘900 in America. Spose agli immigrati giapponesi, seguite nella loro povera vita dal viaggio attraverso l’Oceano, l’arrivo a San Francisco, la prima notte di nozze, il lavoro sfibrante, la lotta per imparare una nuova lingua e capire una nuova cultura, il parto e la maternità, l’arrivo della guerra e, all’epoca dell’attacco di Pearl Harbour, la decisione di Roosevelt di considerare i cittadini americani di origine giapponese come potenziali nemici e di internarne circa centomila lontano dalla costa.
Quante sono le donne migranti oggi nel mondo?
L’ultimo Rapporto mondiale sulle migrazioni presentato nel 2013 dall’OIM ci dice che i migranti sono stati 232 milioni nel 2013. Più di 80 milioni sono i migranti dal sud del mondo che vivono in un altro Paese povero, cifra pari ai flussi verso il Nord del mondo. 13 milioni le persone che invece si sono spostate da un Paese ad alto reddito a un Paese del sud del mondo. La maggioranza dei migranti sono uomini, salvo che per la migrazione Nord-Nord, dove le donne sono in maggioranza In tutti gli altri flussi migratori le donne sono minoritarie. Il 60 % delle donne migranti vivono nei Paesi del Nord (p.67).
Utilizzando questo sito (http://migrationsmap.net/#/ITA/departures) si potranno paragonare i dati relativi al reddito procapite e alla mortalità infantile tra l’Italia e i 4 Paesi di maggiore afferenza migratoria in Italia.
Dall’Africa verso l’Europa
In Italia, dal 2007 in poi è avvenuto il sorpasso delle donne sugli uomini e presenta attualmente un tasso di presenza femminile pari al 51,8% del totale della popolazione straniera (ISTAT, 2011). Le nazionalità africane vedono invece ancora una marcata prevalenza maschile (59,40%).
Dalla visione delle due puntate della trasmissione di RAI 3, Radici, l’altra faccia dell’immigrazione, si possono trarre immagini e storie attuali sulla migrazione delle donne africane in Italia, scoprendo il ruolo attivo che esse esercitano per il miglioramento della vita nel Paese di origine e nel Paese di arrivo. Si può conoscere così la storia di Coumbaly Diaw e di Fati Tiemtoré. Si potranno quindi scoprire i motivi che le hanno spinte a migrare e poi, nel caso di Coumba Diaw, a ritornare nel proprio Paese.
In Italia per viverci come italiane
Leggendo nei siti dei giovani figli di immigrati in Italia si può scoprire come pongono la questione della cittadinanza di cui sono privi per la attuale legge italiana.
Strumenti didattici
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Sito dell’iniziativa Fondazioni4Africa Senegal fondazioni4africa.org
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Pagine del sito Scuola.com della casa editrice DeAgostini zonageografia.scuola.com/IncontraSenegal
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Il blog delle seconde generazioni in Italia, con molte storie di giovani donne yallaitalia.it
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Il Rapporto Mondiale sulle migrazioni 2013 dell’OIM in publications.iom.int/bookstore/index.php?main_page=product_info&cPath=37&products_id=1018
Articoli o saggi
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S. Ceschi – F. Lulli, Migrazioni femminili dall’Africa, in Movimenti migratori e percorsi di cooperazione. L’esperienza di co- sviluppo di Fondazioni4Africa-Senegal (a cura di S. Ceschi), Carocci, Roma, 2013, pp.109-122.
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V. Venturini, Le donne migranti tra stereotipi e discriminazioni, in pluraliweb.cesvot.it/donne-migranti-stereotipi-e-discriminazioni
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A. Ausilio, Donne migranti sempre più imprenditrici. Universo virtuoso senza pari opportunità, in reporternuovo.it/2012/12/13/le-donne-migranti-in-italia-sempre-piu-imprenditrici-un-universo-virtuoso-senza-pari- opportunita
Video
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Sul sito rai.tv (cercando “Radici” nella casella di ricerca) si possono vedere integralmente il documentario Radici, l’altra faccia dell’immigrazione, di Davide Demichelis, in particolare le puntate su Coumbaly Diaw e Fati Tiemtoré
Film
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Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata, di L. Zampa (Italia 1971)
- Io sono Li, di A. Segre (Italia 2011) iosonoli.com
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The help, di T. Taylor (USA 2011) dreamworksstudios.com/films/the-help
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Almanya: la mia famiglia va in Germania, di Y.Samdereli (Germania 2011)
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Sognando Beckham, di G. Chadha (Regno Unito, Germania, USA 2022)
- Le donne vere hanno le curve, di P.Cardoso (USA 2002)
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