Srebrenica 1995-2015. Ricomposta memoria

MILANO: IC Franceschi. Srebrenica 1995-2015: Ricomposta Memoria

 

Nell’ambito del progetto Senza Sponda, la scuola secondaria di primo grado Roberto Franceschi di Milano ospita la mostra “Srebrenica 1995-2015. Ricomposta memoria”, una testimonianza fotografica di 30 opere di Luca Valsecchi realizzate nel luglio 2015 in occasione della celebrazione del ventennale dalla strage.

Luca è venuto a scuola a raccontare ai ragazzi come la guerra è una delle principali cause della migrazione di popoli.

Oggi, dice Luca, “Il campo profughi di Yarmouk è “una nuova Srebrenica“: pesantemente assediata da due anni, senz’acqua né cibo né medicine, con almeno 3.500 bambini in trappola e ridotti alla fame e alla sete”. I Nostri ragazzi sono impressionati e stupiti di come la guerra possa svolgersi così vicino a noi.

Il campo profughi di Yarmouk, Siria

Jaysson: “A fare paura è la facilità con cui l’uomo riesce ad uccidere un suo simile senza evidenti motivi”.

Nicola :  “A nulla è servito lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti per impedire che altri stragi si abbattessero sull’Europa, un’Europa unita fondata sui diritti e sull’uguaglianza.”

G.Marco  – “Ogni uomo ha diritto di scappare dalla guerra e vivere in pace.”

Miguel, dopo la presentazione di Luca Valsecchi e Lucia Lo Re, scrive:

Srebrenica. immenso cimitero“Bosnia Erzegovina 1992-1995, una delle guerre più sanguinose di questo periodo. Uno degli avvenimenti più gravi accaduti durante questa guerra è il massacro di Srebrenica. Questo massacro è stato uno sterminio di civili avvenuto a Luglio del 1995, quando migliaia di Mussulmani Bosniaci furono uccisi dalle truppe serbo bosniache guidate dal generale Ratko Mladic. Il primo attacco fu contro la biblioteca dove era stata messa una bomba, facendo saltare l’edificio con all’interno migliaia di persone. A  questo punto è intervenuto L’ONU mandando 150 caschi blu, canadesi una cifra ridicola dal mio punto di vista. Questa missione dell’ONU era destinata a fallire in partenza, infatti e+è quello che è successo : i 150 caschi blu si lasciarono corrompere, contribuendo così alla violenza di centinaia e centinaia di donne mussulmane, nella fabSrebrenica. bambinobrica di Srebrenica. Oltre alla violenza fisica hanno compiuto anche una violenza psicologica e verbale. L’ONU pensò di inviare rinforzi, mandando altri 600 caschi blu Olandesi. Anche questa volta una cifra ridicola, essendo in pochissimi rispetto ai 20000 soldati dei nemici.Parte della popolazione vedendo quello che era successo in città decise di scappare passando per i boschi verso la città di Tusla. I nemici avevano già previsto questa cosa e avevano riempito i boschi di mine. Infatti molti furono i morti durante la fuga.
Dopo aver sentito la storia accaduta in Bosnia e aver visto le fotografie, mi venivano i  brividi e sentivo un gran dispiacere. Cercavo di immaginare e di immedesimarmi in quelle persone e in quegli istanti , che per loro saranno stati infiniti, ma soprattutto ho cercato di immaginarmi come si potesse sentire un bambino. Questa storia mi ha toccato molto e la racconterò  a più persone possibili. Noi dobbiamo conoscere e non dobbiamo dimenticare, perché cose simili non accadano mai più.”   

Le Gigantografie

I nostri ragazzi hanno lavorato su dieci opere di Luca Valsecchi, stampate in formato 120×90, realizzando delle gigantografie a colori che reinterpretano in modo molto originale il dolore della Perdita, della Celebrazione e la necessità della Memoria. Ognuno di queste gigantografie è correlata da una didascalia scritta dai ragazzi ed incorniciata con articoli di oggi che riportano sui nostri quotidiani il dolore delle guerre ancora in atto. Il massacro di Srebrenica è ancora in atto, in qualche parte del mondo non lontano da noi. Come le stragi in mare che sono uno sterminio.

Bosnia E Srebrenica
Bosnia E Srebrenica
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2 comments

  1. Pingback: Senza Sponda

  2. alagic ibrahim
    14 luglio 2017 at 5:13

    hello Luca:
    I see it all pictures, on one pictures it is me one picture around grave please can you check you have some more maybe you have a dvd
    Grazia
    ibro