Il mondo in tasca. Introduzione alla globalizzazione

Obiettivi:

  • Prendere coscienza delle interconnessioni locale-globale.
  • Saper decentrare il proprio punto di vista
  • Identificare le conseguenze aggregate dei comportamenti individuali
  • Conoscere alcune forme di economia equa e solidale
  • Maturare consapevolezza della propria responsabilità di cittadino e consumatore

Durata: 8/10 ore

Attività previste

Bisogna innanzitutto prendere coscienza chiaramente che viviamo in un mondo globalizzato e interconnesso. Che in ogni contesto della nostra vita quotidiana possiamo rintracciare numerosi Paesi del mondo, legati tra loro da flussi continui di informazioni, materie prime, persone, prodotti e tanto altro. Per farlo bisogna fermarsi un attimo e guardarsi intorno.

Si possono proporre alla classe diverse attività che facciano emergere chiaramente quanto la globalizzazione sia presente nella vita quotidiana di tutti, per esempio:

  • analizzare i luoghi di provenienza degli alimenti presenti nelle dispense;
  • cercare tra le etichette dei vestiti e della biancheria;
  • provare a rintracciare i luoghi di produzione degli oggetti che usiamo ogni giorno: il letto, lo spazzolino, il cellulare…

In ogni caso, anche di fronte a prodotti Made in Italy, potremmo trovarci di fronte a materie prime extraeuropee come il cotone o il cacao.  Questa prima fase può diventare una unità di apprendimento a sé stante, che permette di percorrere a ritroso la storia della globalizzazione, arrivando al Colonialismo e anche prima.

Un’attività che permette di introdurre il discorso in modo generale è Globingo (“Trova qualcuno che…”), una sorta di tombola che permette di raccogliere nomi di tanti Paesi diversi rispondendo a semplici domande sulla famiglia, il cibo, i viaggi, i vestiti ecc.  L’obiettivo da raggiungere è di avere un nutrito elenco di Paesi del mondo – di tutti i continenti – e la chiara percezione che non si tratta di qualcosa di lontano, di cui ci si può disinteressare, ma qualcosa di vicino e di cui interessarsi, dato che ci riguarda.

Di fronte a un così gran numero di Paesi è opportuno chiedersi:

Cosa ne sappiamo di questi Paesi: dove sono, come sono fatti, chi ci vive, cosa fa ecc.?

 Per approfondire la conoscenza di altri Paesi e popoli del mondo si possono utilizzare diversi strumenti: dal libro di geografia al film documentario, passando per l’incontro con chi ci è nato o vissuto. Una interessante attività propedeutica al lavoro sui singoli Paesi è quella che parte dal confronto tra la Carta di Mercatore e quella di Peters per arrivare a proiezioni non euro-centriche e anche non lineari del mondo e dei territori.

Che differenze ci sono tra la nostra realtà e quella di altri Paesi, in particolare con quelli del cosiddetto “terzo mondo”?

Anche in questo caso si possono utilizzare diverse fonti: dalle statistiche ufficiali delle Nazioni unite – che ogni anno pubblicano aggiornamenti sulla situazione mondiale – all’incontro con uno straniero che possa portare la propria testimonianza. Un’attività semplice e rapida che permette di costruire un quadro verosimile è Il mondo dei 100, altrimenti noto come “Se il mondo fosse un villaggio di 100 persone”.

In che modo ognuno di noi è coinvolto nelle interrelazioni che ogni giorno attraversano il mondo?

La domanda classica di chi si trova davanti ai gradi problemi del mondo è: “ma io cosa c’entro?”. In questa ultima sezione suggeriamo di affrontare il discorso dal punto di vista del rapporto che ognuno di noi intrattiene quotidianamente con le grandi multinazionali, protagoniste prime della globalizzazione. Per trattare il tema possono essere utilizzati numerosi libri e/o film documentari che negli ultimi anni ne hanno spiegato la natura e il funzionamento. Obiettivo di questo lavoro dovrebbe essere di sottolineare come ognuno di noi, con le scelte di vita e di consumo quotidiane, contribuisce a sostenere un certo modello di sviluppo, contribuendo o meno a causare questo o quel problema ambientale, sociale, politico ecc.

Alla domanda: “ma io cosa ci posso fare?” dovrebbero essere offerte delle possibilità concrete di agire, nella vita quotidiana e soprattutto nei propri comportamenti economici. Si possono introdurre il tema del commercio equo e solidale e di tutte le forme di economia sostenibile e solidale che si diffondono in Italia e nel mondo.

Strumenti didattici:

Allegato 5 - Sitografia
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