TEMA Il co-sviluppo DURATA 10 ore ETÀ 12/19 |
DISCIPLINE Italiano, storia, geografia, scienze umane, lingua straniera COMPETENZE Comunicazione nella lingua materna Comunicazione nelle lingue straniere Competenze sociali e civiche |
Obiettivi
-
Riflettere sul funzionamento dei motori di ricerca e sulle proprie strategie di ricerca delle informazioni online;
-
elaborare una strategia di ricerca basata sulla costruzione di una mappa concettuale da implementare gradualmente sulla base dei risultati trovati;
-
effettuare una ricerca online sul concetto di “co-sviluppo”;
-
a partire da alcune sequenze filmiche di Radici, conoscere esperienze e riflessioni sul co-sviluppo in Senegal;
-
intervistare dei testimoni sul ruolo dei migranti nello sviluppo del loro Paesi;
-
presentare il lavoro svolto con vari strumenti audiovisivi;
-
riflettere sull’efficacia del lavoro svolto.
Della relazione tra migrazioni e sviluppo si sta discutendo molto negli ultimi anni: l‘idea che la presenza di comunità espatriate e le loro azioni transnazionali possano apportare significativi benefici in entrambi i poli della migrazione è ora molto diffusa ed ha prodotto iniziative e mobilitato attori sociali e politici in molti Paesi europei.
In ambito italiano, francese e spagnolo si utilizza il termine co-sviluppo, in ambito anglosassone viene più spesso usato il binomio Migration & Development per indicare il ruolo che i migranti possono avere nello sviluppo del loro Paese d’origine e di arrivo.
In Italia non esiste una definizione e una politica ufficiale sul co-sviluppo. I ministeri che si occupano di migrazione, non hanno finora elaborato documenti che analizzino e propongano misure in questo senso.
Però Comuni importanti come quello di Milano, alcune Fondazioni e ONG lo hanno fatto entrare nelle linee guida del loro impegno di solidarietà internazionale
Si può proporre alle classi, che abbiano già svolto altre unità di apprendimento sulle migrazioni, di farsi un’idea critica sulla questione e un avvicinamento a questa tematica, con un lavoro su motori di ricerca e raccogliendo testimonianze da video e interviste.
Attività
Motori di ricerca
Un motore di ricerca è uno strumento che consente di trovare informazioni online, indicando una parola o una combinazione di parole che riteniamo associate.
Bisogna sapere che:
-
I motori analizzano solo il 30-35% delle pagine disponibili nel www;
-
non cercano direttamente nel web, ma nell’indice alfabetico generato direttamente dal programma;
-
ciò che si trova nel web non corrisponde a ciò che in quel momento è in internet;
-
i motori di ricerca individuano risultati secondo criteri differenti.
-
sempre più la pubblicità influisce sulle modalità di ordinamento /ranking dei risultati di una ricerca su internet.
Si potrebbe iniziare chiedendo quali motori di ricerca si è soliti consultare e in che modo, condividendo esperienze pregresse.
Si potrebbe poi definire e implementare una strategia più efficace di ricerca, basata sulla costruzione di una mappa concettuale (intesa come rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra concetti)
Si può fare con la classe intera una prima mappa iniziale che veda al centro la parola co-sviluppo e che sarà, immaginiamo, molto scarna.
Lavorando a piccoli gruppi attorno a un pc, ogni gruppo dovrà implementare la mappa con concetti reperiti online, che possono dare spunto per una ulteriore ricerca. Si continua, valutando se sia il caso di aggiungere nuove parole chiave e di eliminarne altre.
Al termine dell’attività ogni gruppo presenta il risultato del proprio lavoro e riflette su come sia possibile pianificare al meglio la ricerca online.
Analisi di video e documentari
Si potranno poi visionare le sequenze inserite sul canale YouTube del sito parlezvous.global.org, tratte dal documentario “Radici” di Davide Demichelis (RAI 3)
La visione delle sequenze può essere utile da diversi punti di vista:
-
tematico, valorizzando le informazioni che emergono dalle sequenze, come input di discussione sul tema in oggetto, che è anche in questo caso occasione di riflessione sul vissuto individuale (soprattutto la seconda sequenza in cui la protagonista esprime il suo desiderio di essere utile al suo Paese);
-
tecnologico, analizzandole come occasione di media-education, per poi creare attivamente un messaggio audiovisivo.
Dal punto di vista tematico, la prima sequenza è narrativa e spiega il motivo del ritorno al Paese d’origine della protagonista, Coumbaly Diaw, dall’Italia in Senegal, per realizzare insieme alla presidente della sua associazione, Stretta di Mano, un progetto di micro impresa locale, che dà lavoro a molte donne, nell’ambito della iniziativa Fondazioni4Africa.
Si potrà cercare di capire:
-
In che cosa consiste l’impresa?
-
quali sono state le condizioni che l’hanno resa possibile?
-
ache cosa è servita l’esperienza fatta in Italia dalle due protagoniste?
La seconda sequenza invece è più riflessiva e senza mai usare il termine co-sviluppo ne dà una interpretazione soggettiva e basata sull’esperienza personale.
Dal punto di vista tecnologico, si potrà osservare la composizione iconica, l’organizzazione prospettica, i modi della ripresa, i codici sonori e grafici usati dagli autori.
Interviste a testimoni in Italia e in Africa
Per raccogliere altri punti di vista sulla questione si potrà progettare di svolgere delle interviste o video interviste,
In Italia: a immigrati, coetanei o adulti, a operatori delle ONG, a decisori politici (assessori, sindaci, parlamentari) ecc.
In Africa: a coetanei delle scuole coinvolte nel progetto in Senegal, Burkina Faso o Benin, ai loro insegnanti, a familiari di immigrati nel nostro Paese.
Presentazione del lavoro svolto ad altri
A questo punto la classe potrebbe pianificare come comunicare ad altri la ricerca svolta ed eventualmente il prodotto multimediale realizzato.
Sarà possibile pubblicare sul blog di parlezvousglobal.org e curarne una traduzione in francese o inglese, per condividere il proprio lavoro con scuole europee e africane.
Strumenti didattici
-
Sito dell’iniziativa fondazioni4africa.org
-
Pagine della rete europea su migrazioni e sviluppo: gaong.org/eunomad
-
Saggio di uno dei maggiori esperti in Italia sul tema, Andrea Stocchiero (a cura di S.Ceschi), Movimenti migratori e percorsi di cooperazione. L’esperienza di co-sviluppo di Fondazioni4Africa-Senegal, Carocci, Roma, 2013, pp.11-12
-
Sul sito rai.tv (cercando “Radici” nella casella di ricerca) si può vedere integralmente il documentario Radici, l’altra faccia dell’immigrazione, di Davide Demichelis, nella puntata dedicata a Coumbaly Diaw, immigrata senegalese in Italia, oggi rientrata nel suo Paese.
-
per comunicare sul web i risultati della propria ricerca sulla dimensione femminile della migrazione, può essere utile consultare sul sito parlezvouglobal.org la proposta di attività Strumenti web 2.0 per il citizen reporting, dove si trovano indicazioni chiare su come realizzare un reportage e come documentarlo attraverso immagini, video, testi, interviste da postare sul blog o sulla pagina Facebook del progetto, o sul sito della propria scuola.
Ph. credit Peradeniya – Spreading Roots of a Weeping Fig Tree (cc) Drriss & Marrionn