A cura dell’ Istituto Liceo Artistico e Musicale Statale- Forlì
Finalità e presentazione
Tema | IL PROBLEMA DELL’ALTRO: come l’Europa si è confrontata con gli altri popoli, dalla conquista dell’America all’Illuminismo |
Classi | Classi quarte\quinte della scuola media superiore |
Discipline | Storia – Filosofia – Antropologia – Arte |
Tempi di attuazione | 14 ore |
Obiettivi | – Comprendere diverse sensibilità e mentalità e capire come
cambiano – Capire il concetto di altro e il cambiamento della percezione nel tempo – Comprendere il meccanismo di inclusione\esclusione |
Competenze | – Competenze di lettura\comprensione\analisi
– Competenze civiche e sociali (confronto\ dialogo\ integrazione\ responsabilità) – Imparare a imparare |
Metodologie impiegate | – Lezione frontale
– Discussione |
Tecniche e strategie didattiche | – Circle-time |
Soluzioni organizzative\
Raggruppamenti |
– Insegnante\alunno (a senso multiplo)
– Lavoro individuale – Lavoro di gruppo |
Mezzi e strumenti | – Immagini (quadri, sculture)
– Computer – Testi – Libro |
Attività finali | Realizzazione di ritratti dei compagni |
Descrizione delle attività
Fase |
Obiettivo |
Discipline |
Descrizione |
Organizzazione |
Risorse |
Metodi |
Tempi |
1 |
Individuare le tappe storiche dell’apertura esterna degli europei |
Storia |
Lettura e analisi insieme del documento “Scoperta dell’America-scoperta dell’altro” |
Grande gruppo |
Computer per la visione delle slide (http://slideplayer.it/slide/3100478/) |
Frontale |
4h |
2 |
Sperimentare cos’è l’altro dal punto di vista antropologico e personale |
Antropologia |
Lettura e analisi del testo “Inacirema” di Horace Miner.
Provare a riperere l’esercizio con una rappresentazione sugli “Inailati” come propone la scheda (vedi allegato) Attività dei limoni (scheda in allegato) |
Grande gruppo gruppo e individuale |
Testi in allegato |
Espositivo\dialogico e Laboratoriale |
2h |
3 |
Comprensione di come è stato affrontato il problema dell’altro dopo la scoperta dell’America da un punto di vista filosofico |
Filosofia |
L’insegnante dividerà la classe 4 gruppi che analizzeranno la teoria esposta in “La scoperta dell’America. Il problema dell’altro”del filosofo Cvetan Todorov, divisa in quattro parti:
SCOPRIRE (Colombo) CONQUISTARE (Cortés) AMARE (Las Casas) CONOSCERE (Sepulveda, Duràn, Sahagun). Ogni gruppo dovrà poi esporre alla classe la propria parte |
Piccolo gruppo |
– Libro: “La scoperta dell’America. Il problema dell’altro”di Cvetan Todorov – Pdf in allegato che divide l’analisi nelle quattro parti |
Espositivo\dialogico |
4h |
4 |
Comprendere come le raffigurazioni guidate dai pregiudizi sono sempre una rappresentazione parziale dell’altro |
Arte |
Come gli europei rappresentavano gli americani e viceversa (esempi nelle slide 9\12\13\14 di questo link: http://slideplayer.it/slide/3100478/). Al termine delle osservazioni i ragazzi\e dovranno, a sorteggio ritrarre un compagno\a di classe mettendo in evidenza la sua caratteristica principale. Infine a turno ogni ragazzo\a col ritratto di sé spiega alla classe come si sente all’interno di quella rappresentazione (si faccia emergere che le caricature rappresentano solo una parte di chi viene rappresentato, spesso non tenendo conto di tutto il resto) |
Lavoro individuale |
Computer per la visione delle slide (http://slideplayer.it/slide/3100478/) |
Laboratorio\operativo Circle-time |
4h |
Allegati
“Inacirema”
Gli INACIREMA, gruppo descritto da Horace Miner (1956). La sua discussione del fenomeno merita di essere citata per esteso:
All’intero sistema sembra essere sottintesa la credenza di fondo che il corpo umano è brutto e tende naturalmente alla debolezza e alla malattia. Imprigionato nel corpo, l’uomo ha soltanto la speranza di prevenire tali tendenze ricorrendo alla potente influenza dei riti e delle cerimonie. Ogni famiglia dispone di uno o più sacrari destinati a questo scopo. Il punto focale del sacrario è una cassa o tabernacolo inserito nel muro. Nel tabernacolo sono conservati molti filtri e pozioni magiche, senza i quali gli indigeni credono di non poter vivere. Questi preparati sono forniti da una serie di soggetti specializzati. I più potenti tra loro sono gli stregoni, le cui prestazioni devono essere ripagate con doni di valore. Gli stregoni, però, non preparano in prima persona le pozioni curative destinate ai clienti, ma decidono gli ingredienti da usare e li mettono per iscritto in una lingua antica e segreta. Così la prescrizione risulta comprensibile soltanto agli stregoni e agli erboristi che, in cambio di altri doni, preparano la pozione richiesta. Gli Inacirema provano un orrore e un’attrazione quasi patologici per la bocca, le cui condizioni avrebbero un’influenza soprannaturale su tutti i rapporti sociali. Gli indigeni credono che, se non fosse per i rituali riservati alla bocca, i denti cadrebbero, le gengive sanguinerebbero, le mandibole finirebbero per rattrappirsi ed essi verrebbero abbandonati dai propri amici e respinti dai propri amanti. Essi credono anche che esista uno stretto rapporto tra caratteristiche orali ed etiche. Esiste ad esempio un’abluzione rituale della bocca prevista per i bambini che ha lo scopo di rafforzare la loro fibra morale. Tra i rituali fisici quotidiani che tutti eseguono ce n’è uno riservato alla bocca. Sebbene questo popolo sia così puntiglioso nella cura della bocca, il rito comporta una pratica che appare rivoltante allo straniero non iniziato. Mi è stato riferito che il rituale in questione consiste nell’introdurre in bocca un piccolo ciuffo di setole di maiale con l’aggiunta di certe polveri magiche e poi nell’ agitarlo seguendo una serie altamente formalizzata di gesti [Miner 1956,503-504].
Chi sono gli lnacirema e in quale parte del mondo vivono? Sarete in grado di rispondere da soli a questa domanda e di identificare la natura dei rituali fisici descritti semplicemente leggendo al contrario la parola lnacirema.
Si può ripetere l’esercizio con una osservazione degli INAILATI da parte di uno straniero, provate a descrivere:
1. strutture familiari estremamente articolate e complesse 2. figli che restano in famiglia fino a tarda età 3. figli maschi adulti con legami patologici con la madre 4. complesso sistema di simboli e rituali nella vestizione 5. stregoni in grado di decidere gli indumenti e gli ornamenti di migliaia di persone 6. complesso sistema di simboli e rituali di corteggiamento 7. il ruolo del dono e dello scambio 8. abluzioni 9. il ruolo della bocca e dei denti 10. …
I LIMONI
Obiettivo: introdurre il concetto di altro bastato su stereotipi, differenze e pari opportunità.
Risorse necessarie: Quantità sufficiente di limoni per tutti ,un sacco di plastica
Dimensione del gruppo: Libera
Tempo necessario: 30 minuti
Descrizione dettagliata: 1. Date un limone a ciascun ragazzo\a. 2. Chiedete a ciascuno di osservare il frutto con attenzione, esaminare i tratti caratteristici e passare le dita sulla buccia. 3. Incoraggiate i partecipanti a personalizzare il proprio limone dandogli un nome. 4. Lasciate dieci minuti per fare questo esercizio e raccogliete i limoni nel sacchetto di plastica. Agitate il sacchetto per mischiare i frutti. 5. Spargete i limoni davanti a tutti\e. 6. A turno, chiedete a ciascuno di raccogliere il proprio limone. 7. Se ci sono delle controversie sulla proprietà di alcuni limoni, metteteli da parte classificandoli come “non identificati”. Scoprirete tuttavia che la maggior parte delle persone riconosce il proprio frutto (incredibile!)
Riflessione e valutazione: Una volta che tutti i partecipanti sono stati riuniti con i loro limoni potete moderare una discussione. In base a quali elementi sono sicuri di aver scelto il limone giusto? Incoraggiateli a fare un parallelo tra i limoni e le persone. Prendete in rassegna gli stereotipi: i limoni hanno tutti lo stesso colore? Sono tutti della stessa forma? Fate un confronto con gli stereotipi che esistono tra persone di culture, razze e generi diversi. Cosa significa questo per il gruppo? La vostra valutazione di questo processo e i temi che emergeranno vi aiuteranno a sviluppare ulteriormente un lavoro sulle differenze e sul rispetto dell’altro come patrimonio di diversità