Le migrazioni secondo la Scuola Media Caprin di Trieste

Il mondo è uno e ognuno di noi può fare qualcosa per preservarlo e per tutelare e rispettare ogni persona che lo abita.

 

Questo video è stato realizzato dalla classe II A della Scuola Media Caprin di Trieste (Istituto Comprensivo Valmaura), con il coordinamento del prof. Dario Gasparo. E’ stato premiato con il primo premio al concorso dell’Associazione Donatori Sangue (articolo su Trieste Prima) e con un premio dell’associazione Giovanni Falcone che li porterà a Palermo il 23 Maggio in Aula Bunker (Dott.ssa Anna Rotondi del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca -Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione).

Il video è il risultato di due percorsi didattici (4 ore) svolti da ACCRI in collaborazione con ICS (Consorzio Italiano Solidarietà – Ufficio Rifugiati Onlus) in occasione della Settimana della Cooperazione Internazionale, sulle tematiche dell’acqua e delle migrazioni.

Gli studenti hanno avuto la possibilità di conoscere le storie di vita di Rahimy, Kodadad, Eshan, Muhammad Rohail e Khan, migranti afghani e pakistani che fuggono dalle situazioni di pericolo dei loro paesi e che sono ospiti delle strutture di accoglienza della città. Grazie ai moderatori Marco, Alessandro, Federica e Freda gli studenti hanno potuto rivolgere tutte le domande del caso ai diretti interessati e chiarire ogni dubbio, sfatare i luoghi comuni che circondano il fenomeno delle migrazioni.

Inoltre i percorsi hanno dato la possibilità agli studenti di capire come il nostro stile di vita (ad esempio rispetto al consumo di acqua), crea degli squilibri mondiali e delle situazioni di emergenza in altri paesi.

Grazie al professor Gasparo gli studenti hanno potuto elaborare le informazioni ricevute durante la Settimana della Cooperazione e costruire il video in oggetto, che veicola alla perfezione il messaggio dell’educazione alla mondialità e del progetto Un solo mondo un solo futuro: il mondo è uno e ognuno di noi può fare qualcosa per preservarlo e per tutelare e rispettare ogni persona che lo abita.

 

Paola Zanzi (ACCRI)