Laboratorio sulle migrazioni

Nel mese di febbraio la classe 2B ha partecipato a due incontri con Elena Muscarella della Fondazione ACRA, una ong che ricerca soluzioni sostenibili per ridurre la povertà nel mondo,  sul tema delle migrazioni. Al primo incontro ci siamo trovati al piano terreno dove abbiamo parlato delle nostre origini. In un secondo momento Elena ci ha mostrato un cartellone con foto di persone a noi sconosciute. Appartenevano tutti ad un etnia diversa.

In gruppo dovevamo scegliere tra le  foto due persone che avremmo invitato a cena e altre due che invece non avremmo invitato. Su un bigliettino dovevamo commentare le nostre scelte.

Schermata 2016-05-12 alle 14.55.24

Il secondo incontro è stato molto apprezzato da tutta la classe: ci siamo ritrovati e abbiamo provato a metterci nei panni di un emigrato.

A ognuno di noi è stato distribuito un foglio con scritte le informazioni sulla nostra nuova identità e con quelle dovevamo compilare il nostro passaporto e un altro foglio per riuscire ad ottenere il permesso di soggiorno e il visto.

Schermata 2016-05-12 alle 14.56.19

Elena faceva il poliziotto e controllava i fogli che avevamo compilato, dopo di che ci faceva accomodare in questura.  Lì c’erano  Nada e Cristina che nelle loro lingue di origine, cioè spagnolo e arabo, ci spiegavano come avremmo dovuto compilare i documenti che ci consegnavano. Il tempo concesso era di 15 minuti: chi non finiva in tempo veniva messo in carcere da Leo il compagno che si occupava della sicurezza.

Infine abbiamo scritto un commento anonimo su un bigliettino cercando di spiegare le emozioni provate mentre facevamo finta di essere degli immigrati alla ricerca di un futuro migliore. Ecco alcune risposte dei miei compagni:

ARRABBIATO,   DISPIACIUTO , NERVOSO , AGITATO , PAZZO , TRISTE , FRUSTRATO , IMPAZIENTE , PREOCCUPATO , A DISAGIO NON CAPENDO LE DUE LINGUE , ANNOIATO, STUPIDO , CATTIVO, CONFUSO , ELETRIZZATO , TESO , FELICE , SCORAGGIATO , IMPOTENTE

Credo che questo tipo di attività ci sia servito per capire non solo quanto sia faticoso ottenere i documenti necessari per entrare in Italia, ma anche come sia  emotivamente frustrante e addirittura snervante.

Di: Hagar Hegazy e Alessia Gioja, classe 2B, Scuola Sec. di I° “A.B. Cairoli di Milano

Per info eleonoracarolina.buonopane [@] istruzione.it