Nell’aula magna dell’Istituto M. di Canossa, Scuola Paritaria di Como, si è tenuto l’incontro per l’iniziativa del progetto “Un solo mondo un solo futuro” con le doppie classi medie III A e B.
Il confronto, i muri, i preconcetti, l’osservazione e la conoscenza dell’altro, sono questi alcuni dei punti caldi toccati durante l’incontro con Stephane Ngono, musicista e animatore socio-culturale Camerunense.
Partendo da una presentazione iniziale in lingua francese e dialettale del proprio villaggio d’origine, descrive il Camerun come una piccola “Africa in miniatura”, con le sue caratteristiche usanze, miti.
In particolare la figura del Griot, memoria storica del villaggio, che porta con sé la saggezza, il quale attirava con i suoi racconti e le sue favole, l’attenzione dei bambini che seduti in semicerchio sotto un albero restavano ore ad ascoltarlo. Queste storie li portavano in un mondo sconosciuto dove tutti possono essere protagonisti, il tutto accompagnato dal sottofondo dello strumento “Sanza”, piccolo pianoforte fatto di legno.
Lo strumento a percussioni usato da Stephane, veniva utilizzato per mandare messaggi da un villaggio all’altro, per cui l’ascolto era fondamentale.
Attraverso la musica, mediante l’utilizzo di strumenti musicali culturalmente differenti, gli stessi suoni, le figure, le immagini a cui ogni giorno siamo sottoposti, come ad esempio la televisione, Stephane ci dice che siamo “Noi” a dover cercare l’informazione giusta, siamo “Noi” a dover prendere il positivo da ogni cultura, la parte che fa incontrare l’altro e che permette di vedere le cose in modi differenti.
“Solo con il confronto si può combattere l’ignoranza e abbattere le barriere.”S. Ngono
