TEMA Società multiculturale e cittadinanza DURATA 10 ore ETÀ 13/19 |
DISCIPLINE Italiano, storia, diritto COMPETENZE Comunicazione nella lingua materna Competenze sociali e civiche |
Obiettivi
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Saper declinare il concetto di cittadinanza nei suoi vari significati;
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conoscere le diverse soluzioni che sono state adottate nei Paesi meta di migrazione per quanto concerne il diritto di cittadinanza;
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documentarsi su un problema e assumere una posizione personale.
Attività
I mille volti della cittadinanza
Si potrebbe iniziare con un brainstorming attorno al termine “cittadinanza”, per scoprirne la polisemia. Consultando un buon dizionario si potrebbero quindi coglierne le sfumature e i diversi significati. Per ulteriore chiarificazione, si potrebbe notare che nella lingua italiana (a differenza della lingua inglese, ad esempio), i termini “cittadinanza” e “nazionalità” sono impropriamente utilizzati come sinonimi. Il concetto di cittadinanza rinvia all’insieme di diritti che uno Stato riconosce ai propri cittadini (diritto all’istruzione, alla salute ecc.) e all’insieme di doveri collegati (dovere di difesa della Patria ecc.). La nazionalità rinvia invece all’appartenenza a una collettività caratterizzata da un forte denominatore culturale, sovente anche linguistico. In un’epoca caratterizzata da importanti flussi di migrazioni internazionali è importante comprendere questa distinzione.
I Paesi meta di migrazione si comportano tutti nello stesso modo?
La propensione a conferire la cittadinanza varia da Paese a Paese e nel tempo. Da questo punto di vista, nonostante una leggera crescita degli ultimi anni, l’Italia rimane uno dei Paesi con la più bassa propensione a concedere la cittadinanza a cittadini stranieri. Dopo aver discusso quali potrebbero essere le diverse soluzioni (dalle più inclusive a quelle più escludenti) è bene acquisire informazioni aggiornate.
Ius sanguinis, ius soli … e altre storie.
È bene informarsi sugli aspetti giuridici che riguardano l’acquisizione della cittadinanza in un Paese, per scoprire che le legislazioni dei vari Paesi sono molto diverse e che sono state escogitate soluzioni plurali e complesse. Lo ius sanguinis consiste nell’acquisizione della cittadinanza per nascita da un genitore in possesso della cittadinanza, in contrapposizione allo ius soli, che fa riferimento alla nascita sul “suolo” di un certo Paese. Normalmente gli ordinamenti nazionali oscillano tra i due istituti. Lo ius sanguinis (o modello tedesco) presuppone una concezione “oggettiva” della cittadinanza, basata sul sangue, sull’etnia, sulla lingua. Lo ius soli (o modello francese) presuppone, invece, una concezione “soggettiva” della cittadinanza, come “plebiscito quotidiano”, in vigore in Francia (fin dal 1515), Stati Uniti, Argentina, Brasile e Canada.
L’Italia sono anch’io.
Sono soprattutto le nuove generazioni, gli adolescenti e i giovani che “sentono” come proprio il Paese in cui sono arrivati da piccoli con i genitori o dove sono nati e cresciuti, rivendicano i diritti di cittadinanza, perché vedono il loro futuro in Italia. In classe può essere interessante dibattere della questione, documentandosi sui termini e sapendo anche ascoltare i diversi punti di vista. La letteratura e la cinematografia hanno sovente affrontato il tema, dal punto di vista dei giovani protagonisti. Una recente campagna ha animato nel 2012 la partecipazione di molti giovani nella raccolta di firme che sono state consegnate al capo dello Stato.
Strumenti didattici
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Il sito integrazionemigranti.gov.it apporta molte informazioni aggiornate sulle diverse
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modalità con cui in Europa si è affrontata la questione, nella sezione “Partecipazione e cittadinanza”
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ec.europa.eu/ewsi/en è il sito europeo sull’integrazione (in inglese). Vi si trova una visione d’insieme sull’integrazione, le buone pratiche anche con riferimento ai singoli stati membri, siti e bibliografia.
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Una buona fonte per una ricerca sulle diverse accezioni giuridiche è il sito del Ministero dell’Interno interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/cittadinanza/Ius_soli.html
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Per avvicinarsi al tema dell’integrazione dei migranti nei Paesi d’arrivo, il linguaggio cinematografico rappresenta una buona porta d’accesso. Il racconto di storie personali permette un comprensione empatica potente dal punto di vista educativo. In particolare: Il destino nel nome, di Mira Nair 2007; Quando sei nato non puoi più nasconderti, di Marco Tullio Giordana 2005; Sognando Beckham, di Gurinder Chadha, 2002; East is East, di Damien O’Donnell, 1999, di cui si trovano i trailer e le sinossi sul sito parlezvousglobal.org
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Per documentarsi sull’attuale dibattito in Italia sui diritti di cittadinanza, si può consultare il sito della Campagna “L’Italia sono anch’io!”