Geografia quantitativa

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ‘DON MILANI’ – GENOVA

DESTINATARI: classe 3^ secondaria di primo grado

Dalla percezione individuale sul concetto di benessere all’utilizzo di dati quantitativi per qualificare le conoscenze dello stato del mondo dal punto di vista dello sviluppo sociale ed economico.

Discipline coinvolte: matematica, geografia, tecnologia.

Competenze: Elaborare considerazioni personali, fare ipotesi e verificarle; usare dati quantitativi per interpretare e confrontare situazioni; svolgere analisi statistica descrittiva di dati ed effettuare operazioni su un foglio di calcolo; connettere i risultati di operazioni di confronto, ordinamento e classificazione riferiti ad una stessa realtà o a realtà adiacenti e organizzare le conoscenze acquisite in forma testuale sintetica, capace di integrare il linguaggio verbale e matematico; confrontare situazioni di vita in diverse condizioni di sviluppo (letture, filmati, dati, testimonianze…).

Durata: 22 moduli

ATTIVITA’

  1. In classe viene posta la seguente domanda:
    “Quali sono le cinque cose per te importanti per vivere in una situazione di benessere?”

I ragazzi scrivono su 5 post-it le risposte

Si leggono tutti i post-it e li si attacca alla lavagna. E’ importante evitare di dare giudizi di valore su quanto emerge.

Si discutono possibili raggruppamenti secondo criteri di classificazione condivisi dalla classe. Gli studenti terranno traccia sul proprio quaderno delle categorie emerse e del relativo numero di occorrenze.

  1. L’insegnante dispone, in uno spazio adeguato (per esempio, sparse sul pavimento di un’aula vuota o su banchi disposti ad isola), una trentina di fotografie che ritraggono sia situazioni di malessere (povertà, guerre, disastri ambientali, etc.) sia di benessere (ricchezza, bambini felici, scuole accoglienti, etc.)

Dopo l’osservazione silenziosa, gli studenti, a piccoli gruppi (2 o 3 ragazzi), scelgono una fotografia e producono un breve testo in risposta ad una delle seguenti consegne:

    1. “Sei uno dei personaggi che compare nella fotografia scelta. Racconta la tua storia.”
    2. “Sei il fotografo che ha scattato l’immagine scelta. Racconta la storia lì ritratta.”

Mostrando l’immagine scelta (o versione cartacea o versione digitale), i testi scritti vengono letti  a voce alta alla classe.

Si suggerisce di raccogliere fotografie di malessere/benessere scattate in luoghi in cui non sempre ci si aspetta la situazione ritratta. Tra le fonti consigliate suggeriamo la rivista Internazionale.

  1. Si divide la classe in gruppi di 4 o 5 alunni

Si distribuiscono le fotografie a disposizione nella fase 2.

I vari gruppi classificano una parte delle fotografie, compilando in una tabella le seguenti voci:

Numero foto Titolo Parole chiave Breve descrizione    Situazione di benessere o malessere [da compilare alla fine]

Mostrando le fotografie ai compagni, i vari gruppi condividono le parole chiave individuate

Breve discussione e sintesi delle parole chiave emerse con maggior frequenza

Al termine della discussione nell’ultima colonna si sintetizzerà se la fotografia ritrae una situazione di benessere o di malessere.

Si assegna il seguente compito a casa: utilizzando la tabella compilata in classe, colora gli stati a cui si riferiscono le fotografie (associa un colore al benessere ed un altro al malessere, segnali in una legenda)

  1. Confronto del lavoro assegnato come compito a casa nella fase 3. Dalla riflessione sulla collocazione delle diverse situazioni nel mondo, emerge che non sempre le situazioni negative ritratte sono legate a Paesi che nell’immaginario collettivo sono definiti poveri o in cui si pensa esistano situazioni di malessere diffuso.
    Per poter vedere – graficamente – questa diffusione, può essere utile usare un planisfero (con post-it colorati in base a benessere/malessere) oppure programmi online che consentono di colorare il planisfero e di salvare il lavoro fatto in aula (ne esistono molti gratuiti, la maggior parte di questi richiede un accesso. Es., http://edit.freemap.jp/en/trial_version/edit/world; https://www.zeemaps.com/; anche su Google Maps Google Earth è possibile segnare dei luoghi etc.)

Si avvia pertanto una discussione con la classe per provare a rispondere ad alcune domande:

    1. Come facciamo a  capire realmente se in un luogo si vive una situazione di benessere o di malessere?
    2. Quali fonti interroghiamo?
    3. Quali degli indicatori analizzati durante le attività di geografia quantitativa di prima e di seconda possono essere utilizzati in questo contesto?
  1. L’attività riprende quanto fatto nella fase precedente: i dati oggettivi e le fonti da cui è possibile ricavarli.

Quali sono alcune delle caratteristiche dei dati con cui analizziamo i fatti del mondo? Si raccolgono le idee dei ragazzi e si deve arrivare a proporre alcune caratteristiche: confrontabilità dei dati; loro manipolabilità; loro attendibilità; loro chiarezza; loro coerenza etc.

Si mostrano i siti delle principali banche dati nazionali (il sito dell’ISTAT e la sezione IStat) e internazionali (il sito UNDP e la sezione HDR; il sito Data World Bank) e si fa notare come – in tutti i casi mostrati – appaia evidente la molteplicità dei dati – spesso aggregati per categorie, la possibilità di esportarli in diversi formati (molti dei quali consentono agli utenti ulteriori analisi e manipolazioni), modi diversi di raggruppare i dati.

Quali dati possono essere associati al malessere e al benessere? quali sono i limiti e le potenzialità di queste associazioni?

  1. Si visiona il video Asia’s rise, how and when, in cui Hans Rosling, ideatore di GapMinder, attraverso l’utilizzo del software stesso, illustra in maniera accattivante come i dati riescano a descrivere le condizioni di vita in un Paese e a consentire la formulazione di ipotesi sull’evoluzione in un prossimo futuro.

Viene distribuita una tabella in cui sono presenti i dati relativi ad una decina di Paesi, scelti in modo che le condizioni di vita tra l’uno e l’altro siano diverse tra loro; nell’insieme considerato, alcuni Paesi riportano contraddizioni tra diversi indicatori (ad esempio, un valore elevato del PIL e una speranza di vita molto bassa). La tabella non riporta i nomi dei Paesi a cui si riferiscono i dati. L’attività consiste nel cercare di capire dai dati presenti quali siano le condizioni di vita dei singoli Paesi in esame e quindi nel provare ad identificarli, o perlomeno ad individuare l’area geografica di appartenenza.

Si discutono e quindi si verificano le ipotesi fatte, svelando i nomi dei Paesi analizzati nella tabella.

  1. I ragazzi lavoreranno con i netbook, usando il software GapMinder (nella sua versione offline, già installata). Inizialmente dovranno cercare di capire il funzionamento di base e le caratteristiche principali delle bolle:
    1. cosa rappresentano
    2. perchè hanno dimensioni diverse
    3. perchè hanno colori diversi

Si chiede ai ragazzi di ripercorrere le tappe del video di Rosling, per verificarne la comprensione

Si lascia tempo ai ragazzi per sperimentare l’uso del software e si chiede loro di tenere traccia scritta dei loro percorsi (es.,  quali indicatori hanno scelto in ascissa e ordinata, che cosa hanno notato). In questa fase sarebbe importante che i docenti – conoscendo i pecorsi didattici avvenuti nelle ore di storia, geografia e GQ – provassero a proporre alcune domande che orientino l’attività di esplorazione ai ragazzi

Ciascuna coppia di alunni dovrà scegliere un indicatore per un singolo stato e vedere la sua evoluzione nel tempo (livello sincronico e diacronico).

N.B. Questo video potrebbe essere utile per i docenti.

  1. Tramite il software GapMinder (ma il percorso può essere svolto anche senza ricorrere a questo strumento), è possibile analizzare i dati sulla diseguaglianza nella distribuzione del reddito. Un coefficiente che di solito si prende in considerazione è quello di Gini.

Questa pagina (Internazionale, n. 1069, pp. 66-69, del 19.09.2014) può fornire del materiale utile ai docenti.

BIBLIOGRAFIA 

  • Nannicini M.P., Beccastrini S. (2009). Matematica e geografia. Sulle tracce di un’antica alleanza. Trento, Erickson
  • Banerjee, Abhijit V., E. Duflo (2007). The Economic Lives of the Poor. Journal of Economic Perspectives, 21(1), pp. 141-168
  • Chiappini G., Delfino M., Gibelli C., Lombardo M., Urgeghe S., Villani P. (2014). Tecnologia e innovazione didattica. Storia trentennale di un percorso didattico di geografia quantitativa. TD-Tecnologie Didattiche, 22(1) [download]
  • Stiglitz J.E. (2014). Il prezzo della disuguaglianza. Come la società divisa di oggi minaccia il nostro futuro. Torino: Einaudi, 2014
  • UNDP (2014). Human Development Report 2014. Sustaining Human Progress: Reducing Vulnerabilities and Building Resilience. New York, UNDP [download di questo e dei precedenti report dell’UNDP]
  • Visco I. (2014). “Perchè i tempi stanno cambiando…”. XXX lettura del Mulino. Lectio magistralis tenuta a Bologna il 18/11/2014 [download del testo; video]

Ph. Inequality (cc) Mixy Lorenzo