Una classe di scuola secondaria nelle periferie di Parigi. Sei personaggi, sei storie diverse, accomunati da preoccupazioni, incertezze, ambizioni e progetti per il futuro. E’ questo lo scenario che la Compagnia Teatrale Cantieri Meticci ha presentato a due classi dell’Istituto Tecnico Crescenzi-Pacinotti di Bologna il 24 Febbraio 2016, per introdurre un esercizio teatrale che ha permesso a studenti e studentesse di entrare in relazione con le storie dei personaggi lavorando sull’empatia, di decentrare il proprio punto di vista prendendo parte attiva nella formulazione della conclusione delle vicende, fino a diventare essi stessi i protagonisti.
Tanti gli argomenti toccati: la crisi economica; il rapporto tra generazioni; vivere contemporaneamente tra due luoghi, due culture e stili di vita differenti; dinamiche e situazioni legate alle migrazioni.
Nella prima parte i personaggi della storia si presentano. C’è una studentessa francese costretta a lasciare la sua casa e le sue abitudini quando il padre perde il lavoro a causa della crisi. Ci sono ragazzi di origine straniera nati in Francia oppure emigrati con la famiglia dopo la nascita, che di fronte al desiderio di veder riconosciute le proprie potenzialità e avere qualcuno che creda in loro, sono sempre stati scoraggiati. La paura che perseguire le proprie ambizioni possa significare perdere le proprie origini o distruggere il “mito del ritorno” tanto ambito dai propri genitori. Una ragazza scappata dal suo paese in guerra con altri connazionali percorrendo le rotte irregolari con la guida di un “passatore”, è arrivata da poco in Francia ed è in attesa di una decisione in merito alla richiesta d’asilo. Non conosce la lingua e si ritrova ad avere a che fare con farabutti mascherati da benefattori che tentano di approfittare della situazione vulnerabile in cui si trova.
Studenti e studentesse dell’Istituto hanno potuto empatizzare con i personaggi ed entrare in relazione con loro, ponendo domande, suggerendo possibili soluzioni alle proprie difficoltà. Al termine della prima parte, a gruppi, hanno poi pensato e articolato il proseguimento delle storie dei personaggi insieme agli attori della Compagnia. E poi.. “Ciak! Si gira!” La trasformazione da pubblico ad attori. Gli studenti hanno indossato “i panni” dei personaggi, mettendo in scenda la seconda parte, ovvero la conclusione delle storie.
L’iniziativa è stata realizzata con il coordinamento delle insegnanti dell’Istituto Maria Cristina Liberatore e Isabella Bidischini, con l’appoggio dell’ONG Amici dei Popoli.