Seconda tappa di viaggio all’Angelica Balabanoff di Roma nel progetto Un solo mondo, un solo futuro. Dopo l’incipit, le prof. si mettono in gioco.
Roma, 23 e 30 marzo 2016
La nostra avventura nel viaggio dentro Un solo mondo, un solo futuro prosegue… Entrano in gioco le proff. del Gruppo Lettere e Geografia sperimentale della Balabanoff di Roma.
Scegliamo di partecipare a due giornate di formazione condotte da Valentina Pescetti nella nostra scuola. In scivolata finale riusciamo a coinvolgere anche il Gruppo di Matematica e Scienze. Con l’insegnante di Educazione motoria e di sostegno, alla fine, ci contiamo in 11.
Prima sfida: confrontarci tra di noi come figlie della natura, rispolverando la nostra infanzia e i nostri primi ricordi legati alla terra, alle piante, all’arte antica del coltivare. Le foglie diventano occasione e motivo di gioco, pretesto per conoscerle e conoscerci.
Seconda sfida: considerare la nostra semenza, rievocare storie di noi bambine al tempo delle nostre nonne e dei nostri nonni. Lasciare affiorare i loro nomi, raccontare le loro origini e le loro storie di vita. Storie di viaggio. Ci giochiamo i semi, stavolta. Finiranno per costellare le nostre mappe antenate.
Terza sfida: innestare i principi dell’educazione alla natura, alla bellezza e alla diversità, le basi dell’orto-didattica nella pratica scolastica ordinaria. Performare una proposta pedagogica orientata in senso stretto allo sviluppo sostenibile e inclusivo. Partire dalle nostre storie personali. Rispolverare il tema delle nostre sovranità alimentari. Di persone adulte. Di persone in crescita.
Dietro le quinte grande il lavoro di:
– studio degli ambienti e progettazione delle “aiuole migranti”;
– raccordo tra i dipartimenti e ripianificazione delle attività didattiche in ambito umanistico e scientifico;
– raccolta dei riscontri nelle aule degli 8 gruppi di allieve e allievi cui abbiamo proposto di partecipare con noi al progetto.
Il dado è tratto. Indietro non si torna. Ma la terra è in vista.
Affamate di natura, torneremo nelle aule a proporre laboratori e viaggi altri, diversi. Nello studio: di semi e storie di vita, delle piante a noi oggi molto care ma “forestiere” un tempo non lontano, come il pomodoro e la patata, della valanga di domande che sorgono spontanee dopo questa: come sarebbe andata la storia del mondo senza la patata? E via a fantasticare ancora su nuove piste di investigazione e di studio.
Nel nastro che vi mostriamo appena qui sotto, alcuni momenti vissuti dal Gruppo lungo il percorso di formazione.
NASTRO 2 (Racconti di un altro mondo)
Il viaggio seguirà.
Il come ve lo racconteremo presto.
Alla prossima tappa.
Gruppo di Lettere e Geografia sperimentale della Balabanoff di Roma
(T. Nastasi, M. Ricci, C. Ganassi, F. Filippi, A.R. Nucci)