Le classi III A e III B della Scuola Secondaria di Primo Grado “Giuseppe Mezzanotte” di CHIETI (Quarto Istituto Comprensivo) hanno partecipato, come uniche classi della provincia, al progetto “Un solo mondo un solo futuro” in collaborazione con il CVM.
Le professoresse Patrizia Monetti e Maria Franca Maurizio, coordinatrici del progetto, hanno lavorato in modo approfondito sul tema dei migranti. I ragazzi hanno analizzato i pregiudizi e gli stereotipi sui migranti e hanno riflettuto sull’importanza di costruire ponti e non muri tra le nazioni. Sono stati studiati i flussi migratori di ieri e di oggi, arrivando alla conclusione che la migrazione è una modalità di vivere del terzo millennio e riguarda tutti; l’incontro tra popoli favorisce infatti una nuova cittadinanza planetaria e il futuro è nell’integrazione.
Questi i commenti di alcuni alunni: “i muri rappresentano una diversità per chi può passare e chi no;
questo non dovrebbe esistere. I ponti invece sono una porta aperta a tutti” (Filippo)
“Mi auguro che non vi troviate mai difronte ad un muro e, se lo trovate, non perdiate mai la speranza di cercare il ponte per scavalcare il vostro muro” (Francesco D. F.)
“Con questo progetto ho capito quanto sia importante conoscere le caratteristiche delle altre nazioni per vivere consapevolmente nella propria” (Lara)
“A volte mettersi nei panni di coloro che sono più bisognosi o benestanti serve a riflettere su se stessi” (Teresa)
Lunedì 4 aprile presso la scuola “Mezzanotte” si è svolto l’incontro conclusivo del progetto con genitori
ed esperti di tematiche interculturali. Ospite rilevante dell’evento è stato
“Dove ci sono i giovani c’è speranza. Dove c’è speranza c’è futuro!” così Mpaliza ha salutato i giovani presenti con la sua carica di energia e passione. “Mi piace pensare che cammino per portare un messaggio di pace a tutte le persone che incontro lungo la mia strada per spiegar loro che, nonostante tutto il marcio, le guerre, le carestie, le ingiustizie che ogni giorno viviamo o conosciamo, il mondo non è condannato. Sono convinto che proprio grazie alla ricerca della pace, si possa arrivare ad un mondo caratterizzato da una maggiore giustizia sociale.”
Gli alunni delle classi terza A e terza B hanno presentato in questa occasione la documentazione del progetto con power-poin, cartelloni, video, disegni, letture di testi e poesie.
“Un pomeriggio davvero stimolante quello di oggi – ha dichiarato il Dirigente, prof Ettore D’Orazio – in cui i nostri ragazzi hanno dimostrato di aver lavorato con impegno e serietà e aver compreso i gravi eventi che turbano la nostra quotidianità. Un incontro impreziosito dalla presenza di un importante testimone e costruttore di pace, il valore a cui oggi tutti dobbiamo assolutamente aspirare.”
Patrizia Monetti