Quinta ed ultima tappa di viaggio all’Angelica Balabanoff di Roma nel progetto Un solo mondo, un solo futuro. Le nostre aiuole migranti crescono e si trasformano in una lezione naturale di civiltà umana.
Roma, 28 maggio 2016
Una bella giornata di sole. Il nostro giardino botanico ospita famiglie, allieve e allievi, formatrici, insegnanti. Ripercorriamo con loro e dal vero le tappe di questo nostro viaggio collettivo alla scoperta della natura, fuori e dentro di noi.
Ancora a giocarci e scambiare semi, di ceci e fagioli, ricordi di vita, nostra, dei nostri nonni e delle nostre nonne.
Rivisitiamo insieme le aiuole migranti raccontando la storia e le origini, l’opera e i frutti della nostra sperimentazione intergenerazionale e collettiva.
Approdiamo nell’aula all’aperto nella Chiostrina del Gelsomino d’Inverno.
Accompagnata dalla musica di Christian Muela una lezione partecipata del bel paese delle #AIUOLE MIGRANTI racconterà per filo e per segno, ciascuno per la propria parte, tutti i sentieri percorsi grazie a questa avventura che si farà ricordare da tutte e tutti coloro che hanno avuto la fortuna e il piacere di viverla.
Abbiamo raccolto in un nastro alcuni momenti di questa giornata di festa. Lo condividiamo qui.
Nastro 5 (#AIUOLE MIGRANTI 2016 arrivederci a settembre)
I lavori di giugno ci impegneranno a studiare il modo di dare continuità a questo progetto in vista dell’autunno prossimo. Primo passo: dotare le nostre aiuole di un buon impianto di irrigazione a goccia.
Il Paese delle #AIUOLE MIGRANTI alla Scuola Balabanoff di Roma